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IDEE

per la

FORMAZIONE DI BOSCAGLIE DI PIANTE AUSTRALIANE

NELL' AFFRICA SETTENTRIONALE

DEL SIG. CAV. DOTTOR FERDINANDO VON MUELLER
botanico governativo in Vittoria.

È fuor di dubbio che il clima dell' Affrica del Nord e anche quello dell' Europa meridionale potrebbero migliorarsi essenzialmente, se le nude regioni al sud del Mediterraneo si rivestissero di boschi.

Servirebbe a tal uopo moltiplicarvi alberi di pronta crescenza, come gli Eucalitti, le Acacie e le Casuarine d'Australia, che senza richiedere alcuna cura speciale, riuscirebbero altronde profittevoli sia per nutrimento dei cammelli e dromedarj, sia per combustibile.

Per la perenne attività della vegetazione, siffatti alberi succhiando colle lor radici gli elementi minerali fertilizzatori dal seno della terra, riverserebbero copioso il mineral nutrimento sul suolo, formandovi, mediante la caduta delle foglie, fertile strato d'anno in anno accrescente.

I vapori dell' atmosfera attratti da queste foreste si condenserebbero in nubi per isciogliersi in pioggia, laddove adesso pioggia non cade. L'umidità sarebbe trattenuta sul suolo mentre in oggi evapora; freschi si manterrebbero i terreni, che ora sono aride lande, su cui regnano gli scirocchi. Quindi abbassata si avrebbe la temperatura della estate, ed aumentata considerabilmente l'annuale umidità.

Il portar ciò ad effetto non è illusione; ma dipende semplicemente dai mezzi più o meno estesi che vi s'im

pieghino. In proporzione dei mezzi lo intento sarà prima o poi conseguito.

Per la formazione di foreste nel Nord dell' Affrica raccomanderei di prescegliere certi alberi d' Australia per varie ragioni :

1° Perchè essi ben resistono, anche nella loro giovinezza, alle vampe dei venti caldi, come qualsiasi albero indigeno dell' Affrica settentrionale;

2o Perchè crescono con grandissima rapidità;

3o Perchè col sollecito maturar dei loro semi e coll'estrema facilità che hanno questi a germogliare, si prestano per lo indicato scopo meglio d'ogni altro albero conosciuto;

4° Perchè hanno altronde diversi pregi particolari somministrando speciali e durevoli qualità di legname, olio volatile, concino, gomma simile a quella arabica, sostanze medicinali ec. ec.

Possono tenersi due modi per far sorgere queste foreste su vaste estensioni e con poca spesa :

1° Valendosi delle carovane, le quali, passati i grandi calori (v. g. al principio d'autunno) dovrebbero, cammin facendo, spandere i semi ovunque fosse un po' di terra friabile, a pur breve distanza dalla via generalmente battuta. La più parte dei semi sarebbero probabilmente distrutti dagli insetti, dagli uccelli, dall'andirivieni dei traffici; tuttavia molti germoglierebbero, ed in varj punti si formerebbero gruppi di piante, donde nuovi semi in pochi anni verrebbero spontaneamente diffusi.

2o Modo più efficace, ma più costoso sarebbe quello di rinchiudere alcuno spazio assai grande di terreno, che già si trovasse in parte naturalmente circondato da qualche scosceso pendio, o poggio di sabbia, o sinuosità di torrente. Per esempio una pianura attorniata di rocce, od una valle ricinta da precipizj e declivi, potrebbero facilmente asserragliarsi con poca spesa, con riposi di pietra od

anche di steccati.

Il terreno dovrebbe essere arato, possibilmente, fosse pure nel modo il più leggiero ed economico, ma quando ciò non potesse praticarsi, basterebbe gettare i semi sul suolo dopo trascorsi i calori estivi. Sarebbe bensi necessario che in ciascuna di queste grandi piantagioni stasse di fisso un guardiano.

Milioni d'alberi s'otterrebbero così con spesa relativamente minima, ed il legname da costruzione e da ardere ricavato dai rami e germogli esuberanti (che sarebbero da recidersi dopo pochi anni, per dar luogo al miglior sviluppo delle piante) costituirebbero ben presto una rendita considerabile. Sotto l'egida di siffatte foreste potrebbero altronde gradatamente introdursi alberi più delicati da diverse parti del globo.

Nelle montagne dell' India, a Natale ed altrove, gli alberi prodotti dai semi, che io vi mandava, si moltiplicarono tanto estesamente, che somministrano già il principal combustibile per le vicine popolazioni.

Sono fermamente persuaso che attuando i presenti suggerimenti, quella persona o quella Società che vi mettesse i capitali, potrebbe in breve tempo ottenerne rilevanti guadagni, ed accrescere le sue sostanze con immenso benefizio generale; mentre in un'area di nudo e sterile terreno in cui forse traggono a stento la vita qualche centinaio di nomadi, potrebbe gradatamente stabilirvisi un milione di gente, e prosperarvi coll' esercizio dell'agricoltura.

Le piante raccomandabili all' uopo non hanno bisogno d'irrigazione, nemmeno quando sono incipienti. -- Lasciandole dove furono seminate, verranno su a 30 centimetri e più d'altezza, e prima di sopraggiungere la nuova estate saranno abbastanza forti da resistere allo scirocco. Non dovrebbero esser traslocate perchè non reggerebbero bene al trapiantamento.

Le specie più confacenti per lo scopo di cui si tratta

sono in ristretto numero, e vanno qui appresso particolareggiate:

1° Eucalyptus Globulus. - Sorge in cinque anni all'altezza di 10 metri su terreno magro, senz'alcuna irrigazione, e assai più presto su terreno fertile ed umido.In luogo favorevole, giunge fino all'altezza di 120 metri; ricco d'olio volatile e di resina astringente;

2o Eucalyptus obliqua.· -Cresce presto come il precedente. In luoghi riparati si erge anche esso fino a 120 metri. Il suo legno è notevolmente fissile. È pur ricco di olio e resina. Vi sono molte altre specie d' eucalitti, con qualità differenti, ed in certi rapporti anche superiori; ma nessuno cresce così presto come l'Eucalyptus Globulus e l' Eucalyptus obliqua;

3o Acacia decurrens (varietà: A. mollissima e A. dealbata). Cresce con rapidità meravigliosa; dà gomma, concino, scorza ecc. Non dura quanto l' Eucalyptus, ma è l'albero più adatto a far riparo ed ombra. Il bestiame ne mangia le foglie;

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4° Acacia lophantha. Eccellente per dar riparo e proteggere altre giovani piante; incespa con straordinaria celerità in terreno leggiero ed anche in lande sabbiose. Le foglie servon di cibo pel bestiame. Essa non forma mai albero, ed ha vita comparativamente breve, distruggendosi dopo pochi anni; ma produce semi fin dal secondo anno, e questi possono aversi a staia. Bensi, per facilitare la germinazione dei semi di questa e in generale di qualsiasi altra acacia, è necessario farli prima rinvenire nell'acqua tiepida; altrimenti quando la stagione fosse fredda ed asciutta potrebbero non germinare, e perirebbero al sopraggiungere dei calori dell' estate. Quest' operazione che occorre soltanto per i semi delle acacie e non per alcun' altra pianta qui enumerata, può facilmente eseguirsi con un po' d'acqua, qualunque sia, dalle carovane stesse nei momenti di sosta;

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