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sinia aveano altri popoli in quei tempi, o se volessi a rigore di logica scandagliare la verità di tutto quanto in esse è asserito. Spetterà a lei, ed ai nostri colleghi, giudicare se il Maltebrun sia stato troppo severo per noi, dicendo che le notizie della moderna Abissinia cominciano colla Relazione dell' Alvarez, e se male s'apponeva il signor de Lejean scrivendo invece che i Veneziani aveano dell'Abissinia relativamente buone notizie; certo esse sono sufficientemente esatte, e lontane da quelle esagerazioni e corbellerie, che spesso si incontrano nelle antiche relazioni di remoti paesi.

Dettole, cosi brevemente delle cognizioni storiche, che aveano i Veneziani dell' Abissinia, ora le esporrò più brevemente le cognizioni geografiche che essi aveano di quella regione prima della scoperta del giro del Capo di Buona Speranza, descrivendole anche colla scorta dello Zurla (1) il celebre mappamondo di fra Mauro, di cui le unisco il pezzo relativo all' Abissinia, nella identica sua forma e grandezza.

Parecchi anni prima di fra Mauro, il veneziano Andrea Bianco nel 1436, in un magnifico atlante di portolani, ben a regione celebrato perchè contiene le Antille ed il giro dell' Africa, e di cui alcune tavole si vogliono tratte da carte più antiche e forse del 1200 (2), disegnava l'Abissinia secondo le notizie e le carte di Tolomeo e quelle di Agatademone, con molte stranezze ed in proporzioni cosi ristrette che non parmi sia il caso di riprodurla. Così non parmi riportare quella più antica dell' Habesie di Sanudo perchè troppo scarsa di notizie e di segni. Bene però io credo, possa essere cosa gradita alla Società Geografica italiana di avere il pezzo del mappamondo di fra Mauro che contiene questa regione e di pubblicarlo. A sciogliere il quesito che ella mi ha proposto, io credo d'altronde (1) Op. cit.

(2) Formaleoni, Storia de' viaggi.

che la presentazione di questa carta valga meglio di tutto, perchè comprende tutte le cognizioni geografiche che i Veneziani aveano dell' Abissinia prima che Vasco di Gama girasse il Capo di Buona Speranza. E tali cognizioni, nęl famoso cosmografo veneziano erano derivate non solo dallo studio della geografia allor nota, ma da particolari informazioni avute dai viaggiatori e mercanti che aveano percorsa l'Abissinia od erano venuti di quella regione, o da monaci che ivi aveano tenuta residenza.

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Egli stesso lo dice colle seguenti iscrizioni fatte sul mappamondo: «Perchè ad alguni par da nuovo che io parli de questa parte meridional (d'Africa) la qual quasi » è sta incognita agli antichi, perchè io rispondo che tutto questo disegno da soito in suso (da sotto in su) io l'ho habuto da queli propri che son nasudi qui che sono sta religiosi, i qual con le suo man me hanno disegnato » tutte queste provincie e citade e fiumi e monti con li » suo nomi, le qual tute cose non le ho possudo meter cum » el debito ordine per non esservi logo.

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Fra Mauro pone l' Abassia, o Agisimba o Abissinia al di sopra della Nubia, perchè l' orientazione della sua carta è inversa delle comuni, tenendo, come quelle del Sanudo ed altre antiche, secondo il costume che vuolsi derivato dai Cinesi, il settentrione al basso ed il mezzogiorno all'alto; la segna nella giusta sua posizione; ed è pure sufficientemente chiaro nel determinarne i confini, facendola in parte toccare l'oceano indiano, ma non per tutta la costa dove mette il Sultano d' Adel, quindi con quella gran parte d' Africa detta Etiopia australe ed Etiopia occidentale.

Nell' Abissinia è posta l'origine del Nilo, e si legge la seguente iscrizione: El Nilo nasce tra do provincie zoe » Marora e Salgu che è in Abassia, e cola zo per una co» stiera de un monte altissimo dito marora over chamir, » e per granda assunanza di rivoli che discorre per quela

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> costiera fino al pian fa tre laghi, e chi guarda da la » sumità de quel monte non vede fiumera alguna ni altre aque acostarvise, la qual cosa dechiara che quela aqua » esca dal ventre del predicto monte, e poi queli tre lagi » fano un solo fiume, e tira verso el polo nostro per fina al monte dito Cubitlave, e li se affonda et passa per le radise da quelo e poi tira a uno altro monte che è nela. provincia de Nuba, e li caze e se riversa perfina al basso, e poi per i do salti e per la provincia del Fion che è in Egypto, lassando Thebaida al Oriente descorre al Chajero » soto Bulacho e Satnuo se divide in do e una parte tira Da Rosseto e a Brullo dividandose de soto dal Foa e l'i» sola dal Oro, e l'altro parte tira a Damiata e al Tenexe, » dividandose dal Mensora e dal Minie e dal Mirile e dal » ramo che tira a Rossetto e al mar e quel che va a Men» sora e Damiata. »

A questa descrizione del corso del Nilo, altrove aggiunge che se molti meraviglieranno che egli abbia così indicata la sorgente del fiume, siano sicuri che egli l'ha fatto per evidentissime chiareze habude. E più oltre dice che se anche i libri punici vogliono che il Nilo nasca in Mauritania, egli almeno positivamente afferma che questo indicato sia un ramo del Nilo, perchè se trova queli simili animali che si trovano nel Nilo.

Un altro gran fiume è segnato all' ovest e detto Abari che traversa i regni di Hamara e Gojam, si unisce al Tegaz e cosi formano congiunti il Nilo.

Si leggono poi queste annotazioni:

α

« Questa Abassia dai cosmografi fu detta Agisimba. » E più a destra nella carta « Noto che abassini dicono di aver più territori di sopra el nascimento del Nilo che de soto » cioè ver nui, e dicono aver major fiumi del Nilo, el qual » fra nui è tanto nominado de esser grando, unde i dirè che al tempo del suo inverno che è majo e zugno, per »le gran piove che sono, quelli gran fiumi escono molto.

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» et danno augmento al Nilo per modo che l'abunda et » cresce tanto che l'inunda l' Egypto al tempo come è noto. » Ed altrove: In questa cità real dita Madaber predichò » S. Matheo apostolo e converti quel re Egypto, ma da poi » Irtache che successe a lui el fece morir, et ancor qui » era quel eunucho che foo batizà da Santo Philippo apo» stolo. »

Notisi poi che fra Mauro, fu il primo a metter il Prete Gianni in Africa e specialmente nell' Abissinia, leggendosi nel Mappamondo:

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Questo re de Abassia detto Preste Janne ha soto el » so dominio molti regni et è estimada la sua potentia grandissima per numero de popoli i qual sono infiniti; » et questo signor quando el va in oste ha siego un mi>> lion de homini i quali vanno nudi in bataia, salvo che » pur molti de lor portano pelle de chocodrili fatte in luogo » de arme. »

Eccole brevemente, quanto ho potuto raccogliere. Or vegga Lei, signor Presidente, se queste informazioni sieno interessanti pel Bollettino, e se lo crede faccia di questa mia lettera quello che le piace. A me basta di averle mostrato la mia buona volontà, e di aver fatto omaggio alla Società di un fac simile della carta di fra Mauro, il più prezioso monumento geografico che si abbia in Venezia.

E conservi sempre l'antica sua benevolenza al di lei

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CENNI SULLE REGIONI POLARI

del

SOCIO GUSTAVO UZIELLI

Le matelot qu'une exacte observation de la longitude préserve du naufrage doit la vie à une théorie, conçue deux mille ans auparavant par des hommes de génie, qui avaient en vue de simples spéculations géométriques. CONDORCET.

La superficie della terra è ora quasi intieramente conosciuta; rimangono ancora da esplorare alcune parti dell'altipiano asiatico, il centro dell' Affrica meridionale, una gran parte delle regioni antartiche, una minore delle artiche, e in mezzo a queste, inaccessibili fino ad ora, i due poli, punti misteriosi ove s'annulla l'influenza della rotazione terrestre, e per quanto si può argomentare da induzioni tratte da fatti sperimentali, e da speculazioni teoriche, centri di regioni, ove si neutralizzano le correnti elettriche della terra, ove il mare non è quasi mai sconvolto da tempeste, nè l'aria agitata da venti, ove infine trovansi i poli tutti delle forze fisiche, determinati alcuni, ed altri tuttora incogniti.

Gli ultimi viaggi, e le previsioni della scienza, rendono probabile, più che non fosse per il passato, una facile esplorazione di quelle regioni e la possibilità di recarsi ai poli; nè può quindi sorprendere l'interesse che la questione dei poli ha destato negli ultimi tempi fra gli scienziati, ed anche fra persone estranee alla scienza. È però talvolta difficile, per l'immensa copia di documenti (1) su

(1) Per la bibliografia artica vedi: Brown J., Bibliografia artica, in fine dell'opera di North West passage, London 1858; Mulderer W., Bibliotheca geographica statistica etc., Gottingen 1853-1868; Vivien S. Germain, Année géographique, Paris 1863-1868; Behm J., Geographisches Jahrbuch, Perthes, Gotha, 1866-1868.

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