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Primo Coro

Ahi quanto al Tuo conspetto
Grandi i miei falli sono !
Perdono, o Dio, perdono
Pietà, mio Dio, pietà.
A due

Quanto ti costa, oh quanto,
Mio Dio, l'avermi amato!
E questo cuore ingrato
Amor per te non ha;
Anzi di più rinnuovo
Con tanti falli miei
De' barbari Giudei
L'antica crudeltà.

Secondo Coro

La tua Bontà maggiore
È d'ogni fallo mio:

O Dio, perdono, o Dio
Pietà, mio Dio, pietà.
A due

In quelle piaghe io miro
Miro in quel sen trafitto
Tutta del mio delitto
L'immensa enormità.
Ah che se resta ancora
L'alma di duolo ignuda,
Fiera di me più cruda
Ove si troverà?

Primo Coro

Ahi quanto al Tuo conspetto
Grandi i miei falli sono!
Perdono, o Dio, perdono
Pietà, mio Dio, pietà.,
A due

La colpa mia detesto

Non per fuggir le pene;
Ma perchè sei mio Bene,
La mia Felicità.

Del fallo al pentimento
Non portami il timore:
È questo mio dolore
Figlio di Carità.

1

Secondo Coro

La Tua Bontà maggiore

È d'ogni fallo mio:

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O Dio, perdono, o. Dio.
Pietà, mio Dio, pietà.
A due

Se l'amor Tuo mi rendi,
Se a me l'amarti lice,
La Tua Giustizia ultrice
Non mi spaventerà .

Se Tu vorrai ch'io purghi

L'alma nel fuoco atroce,
Benedirò la voce

Che mi condannerà.

Primo Coro

Ahi quanto al Tuo conspetto
Grandi i miei falli sono!
Perdono, o Dio, perdono
Pietà, mio Dio, pietà.
A due

Ma questo, o Dio, ch' io piango
L'ultimo fallo sia:
Difendi Tu la mia
Fragile umanità.

E se alcun fallo mai

Perfido il cor prepara,

Dammi la morte, e cara

La morte mi sarà.

Secondo Coro

La tua Bontà maggiore

È d'ogni fallo mio:

O Dio, perdono, o Dio

Pietà, mio Dio, pietà.

1

CANZONETTA

Qual

ual cerva rapida
Anela al fonte,
E ansiosa ed avida
Di monte in monte
Cercando il va:

Così quest' anima

Te cerca, o Dio;
Desio più fervido
Di te non ha.

Ma perchè (ahi misero!)
Lungi ten vai?

Perchè memoria,
Signor, non hai
Del mio penar?

Mentre che accendemi
Il mio nemico

L'antico fomite

Del nostro errar.

Oh quai di lagrime
Verso torrenti
Quando mi dicono
Le inique genti :
Tuo Dio dov'è?
Notte terribile

Mi vola intorno;
Il giorno torbido
Sempre è per me.

Se a me tua grazia

Non è compagna,
Son come un arido
Suol, cui non bagna
Fecondo umor:

Ove a raccogliere

La messe invano

La mano adoprasi
Del suo cultor.

Invan lusingomi

Trovar la pace
In questo misero
Mondo fallace

Se te non ha.
Le rose ei mostrami

Ne' doni suoi,

Ma poi son triboli
Quei che mostrò..

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