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Essendosi volentieri sottoposto il servo di Dio alla prova della sua vocazione per un mese intiero a tenore del suddetto decreto, questo terminato, fu vestito dell' abito, il che seguì il 15 luglio dell' istesso anno 1663.

Che vestito che fu del sagro abito, il servo di Dio si diede immantinente ad un tenore di vita assai austero, penitente e mortificato, ed in particolare si applicò con tutto il fervore dello spirito all' esercizio dell'orazione ed altre mortificazioni con le quali macerava il suo delicato corpo.

Tre anni dopo essersi fatto romito, richiamato dal vescovo di esser ordinato, fu esaminato, trovato capace, ordinò che si spedissero le dimissorie. Immediatamente volle il vescovo di Spoleto conferirli la prima chierica e successivamente i quattro ordini minori. Poscia lo promosse all' ordinazione tre giorni festivi di Pentecoste, ottenutone precedentemente da Roma il breve che poteva esser ordinato fuori di tempo.

Due anni dopo esser ordinato sacerdote, si portò alla chiesa abbaziale di Forentillo con facoltà di poter amministrare il sagramento della penitenza. Tornato in Monte Luco, cade infermo, e fu consigliato da' medici a cambiar aria, tenendosi che il suo male potesse dare in etisia, con esortarlo a intraprendere qualche divoto pellegrinaggio. Per seguitare un tale consiglio il servo di Dio se ne andò al santo Perdono in Assisi. Da lì volle andare al sagro Monte dell' Alvernia. Nel viaggio occorsegli passare da Perugia, ove sapendo vivere in gran concetto di santità un eremita, chiamato il padre Carlo di Lodi, desiderò ed ottenne potersi con questo abboccare. In tanto partendosi il servo di Dio da Perugia, se ne venne all' Alvernia, se ne ritornò aj Spoleto ed al suo antico romitorio. Appena avea il servo di Dio ripreso il suo antico tenore di vita nella solitudine di Monte Luco, successe che portatosi l'eminentissimo Turchinetti, vescovo di Spoleto, alla città di Perugia, e nell' abboccarsi col di sopra nominato padre Carlo di Lodi, fugli da questo richiesto in grazia il servo di Dio per compagno. Volle il detto cardinale compiacere

alla brama di quel santo solitario, e perciò gli promise di subito mandarglielo dopo il ritorno a Spoleto. Conforme di fatto, ivi giunto puntualmente esegùi ordinando al superiore di Monte Luco che lasciasse pure andare il servo di Dio a Perugia al romitorio di Santa Maria della Pace, ossia di San Sebastiano, ove dimorava il detto padre Carlo di Lodi.

Arrivato il servo di Dio al detto romitorio di Perugia, fu accolto dal padre Carlo, dal quale volle egli ricevere la norma e metodo di vita che doveva in appresso tenere ; in cui perseverò fino alla morte di detto padre Carlo, che seguì dopo 7 anni dall' arrivo del servo di Dio. Morto il padre Carlo, restò ad esso servo di Dio addosso tutto il carico di quel romitorio, ed esso solo attendeva tanto al servizio della chiesa che della casa ed orto annessi, e quantunque un tal peso gli riuscisse molto gravoso, con tutto ciò persuaso che il divino Maestro in quegli esercizii volevalo impiegato, di buon animo vi si sottopose, aggiungendovi un tenor di vita santissima nella quale sempre si mantenne con universale applauso ed ammirazione dei cittadini di Perugia, quale testimonianza, e veneravano como un vero specchio di cristiana perfezione e santità.

La verità fu ed è che in tutto tempo che si tratenne in Perugia, esercitossi il venerabile servo di Dio in ogni genere di virtù, ma più specialmente praticò le virtù teologali e cardinali e loro annesse dipendenti in grado straordinario ed eroico. Possiedè in primo luogo il servo di Dio una grande ed eroica fede, quale dimostrò col credere fermamente tutti i misteri ed articoli che sono proposti a credere dalla santa madre Chiesa cattolica, ed in questa ferma speranza perseverò costantemente fino all' ultimo momento della sua vita.

Le altre gesta di questo venerabile servo di Dio sono per intero descritte in un quinterno di carta, che si conserva nella cancelleria ecclesiastica unitamente ai processi risguardanti la sua vita.

La di lui morte accadde nel 91 anno di sua vita il dì 23 ottobre 1729, come può vedersi nel libro dei morti di questa parrocchia di quell'anno, che si conserva nell' archivio parrocchiale.

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VIENT DE PARAITRE

Le 2 fascicule du tome I des Éléments d'archéologie chrétienne par E. REUSENS. Cet ouvrage formera deux volumes in-8°, chacun d'environ 500 pages, illustrés de plusieurs centaines de gravures sur bois; il sera publié en cinq ou six fascicules.

Prix : QUINZE FRANCS, payables à la réception des fascicules publiés.

III.

Actes introductifs du procès de béatification du vénérable Van Outers.

Perusina. Beatificationis et canonizationis venerabilis servi Dei, Francisci Van Outers, eremitae1.

Positiones et articulos infrascriptos dat, facit, exhibet atque producit excellentissimus D. Joseph Maria Babucci, procurator specialiter constitutus ab illustrissimo D. abbate Gaspare ex nobili familia Crispotti de Perusia, prout in actis ad docendum de fama sanctitatis, virtutum et miraculorum venerabilis servi Dei Francisci Van Outers, eremitae, et ad omnem bonorum finem et effectum petens illos et illas ad probandum admitti, ubi opus fuerit, ac testes super illis, servatis servandis, inducendos examinari, et, quatenus opus sit, jura ad causam facientia, atque exhibenda admitti, extrahi, produci et compilari, deducens, etc.; nou se tamen adstringens ad onus superfluae probationis, de quo expresse et solemniter protestatur non solum, sed et omni etc.

Ponit igitur, ut infra, vulgari sermone pro faciliori testium intelligentia et, quatenus opus sit, probare vult et intendit.

1. Qualmente la verità fu ed è che il venerabile servo di Dio padre Francesco Van Outers ebbe i suoi natali nella città di Bruxelles in Fiandra, capitale del Brabante, l'anno del Signore 1639, ai 12 di aprile, essendo stati li suoi genitori Adriano Van Outers e madama Giovanna Gilleman, conjugi. Il che sanno li testimoni per aver respettivamente ciò inteso dire da persone degne di fede o vero per altre ragioni che essi addurranno e per essere anco ciò pubblico e notorio, esserne stata ed esserne pubblica voce e fama2.

2. Che subito nato il predetto servo di Dio ricevè l'acqua del santo battesimo, nel quale li fu imposto il nome di Francesco; e succes sivamente al suo debito tempo fugli conferito il sacramento della cresima. Il che sanno etc.

1) Ce document est intitulé: Positiones el articuli producia pro parte domini postulatoris in causa canonizationis servi Dei patris Francisci Van Outers, eremitae, sub die xxx decembris 1739. Inserenda in sessione, n° 2. *) Presque tous les articles se terminent par cette espèce d'affirmation commencant par les mots : Il che sanno.

ANALECTES IX.

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